ROMA - «Nonostante fossimo coetanei lo sentivo come un fratello maggiore. Anzi, quasi un padre.
Insomma: per me Giovanni Paolo II è stata una figura nella quale fare riferimento, alla quale chiedere consiglio nei momenti difficili. Ne soffrirò la scomparsa come una mutilazione». E' quanto avrebbe affermato, secondo quanto scrive oggi il «Corriere della Sera», il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, mentre seguiva ieri dal suo studio al Quirinale gli aggiornamenti medici dal Vaticano.
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