E per il McDonalds di Taranto saracinesche chiuse
di PAMELA GIUFRÈ
Mc Donald's non riapre. E la Uil impugna il licenziamento dei 32 dipendenti del fast food americano che si trova nella galleria dell'Auchan di Taranto. La notizia della chiusura non è ancora ufficiale. Ma potrebbe essere presto confermata se la trattativa sindacale non andrà a buon fine. I lavoratori del fast food di Auchan sono infatti iscritti per metà alla Fisascat-Cisl e per metà alla Uiltucs-Uil. E le due sigle, che non erano riuscite a trovare un'intesa a livello locale, sono tuttora discordi anche sul piano nazionale, dove si sta discutendo la vertenza. Mc Donald's si è infatti dimostrato intenzionato a riaprire il fast food in città senza intermediari dopo la negativa esperienza del passato che si è conclusa con il fallimento di Adg, l'impresa grottagliese che aveva ottenuto l'attività in franchising indebitandosi però a dismisura con lo stesso Mc Donald's, oltre che con Auchan e con svariati fornitori.
Ma proprio per evitare che i creditori potessero rivalersi direttamente sulla catena americana per la restituzione dei debiti di Adg, i responsabili del Mc Donald's avevano chiesto ai dipendenti di accettare le lettere di licenziamento o di dimettersi spontaneamente prima di riprendere a lavorare alle stesse condizioni di prima. Una soluzione possibile per la Fisascat-Cisl, inaccettabile per la Uiltucs-Uil. Secondo Antonio Arcadio, segretario provinciale della Fisascat-Cisl, i 32 lavoratori, tutti giovani e la maggior parte con famiglia, avrebbero dovuto seguire questa strada per conservare il posto.
Ma per la Uiltucs-Uil, e per il segretario generale della Uil, Giancarlo Turi, intervenuto nella querelle, il compromesso era privo di garanzie. "E ne abbiamo avuto prova con le indiscrezioni degli ultimi giorni - spiega Turi - ovvero che il Mc Donald's non è più intenzionato a restare sulla piazza tarantina. Come avremmo potuto chiedere ai nostri iscritti di licenziarsi spontaneamente senza poter contare su alcun tipo di tutela e sulla base di una promessa? Noi suggerivamo una soluzione di continuità con il passaggio automatico da Adg a Mc Donald's delle 32 unità con lo stesso contratto. Questo però non è accaduto e a distanza di quasi due mesi i lavoratori sono ancora disoccupati e forse lo resteranno definitivamente. E' per questo - annuncia il segretario della Uil - che abbiamo deciso di ricorrere alle vie legali. Dobbiamo tutelare i dipendenti". "Ma ora - ritiene Arcadio - c'è il rischio che quel licenziamento provvisorio diventi definitivo già dalla prossima settimana. Un danno per l'economia locale".
Mc Donald's non riapre. E la Uil impugna il licenziamento dei 32 dipendenti del fast food americano che si trova nella galleria dell'Auchan di Taranto. La notizia della chiusura non è ancora ufficiale. Ma potrebbe essere presto confermata se la trattativa sindacale non andrà a buon fine. I lavoratori del fast food di Auchan sono infatti iscritti per metà alla Fisascat-Cisl e per metà alla Uiltucs-Uil. E le due sigle, che non erano riuscite a trovare un'intesa a livello locale, sono tuttora discordi anche sul piano nazionale, dove si sta discutendo la vertenza. Mc Donald's si è infatti dimostrato intenzionato a riaprire il fast food in città senza intermediari dopo la negativa esperienza del passato che si è conclusa con il fallimento di Adg, l'impresa grottagliese che aveva ottenuto l'attività in franchising indebitandosi però a dismisura con lo stesso Mc Donald's, oltre che con Auchan e con svariati fornitori.
Ma proprio per evitare che i creditori potessero rivalersi direttamente sulla catena americana per la restituzione dei debiti di Adg, i responsabili del Mc Donald's avevano chiesto ai dipendenti di accettare le lettere di licenziamento o di dimettersi spontaneamente prima di riprendere a lavorare alle stesse condizioni di prima. Una soluzione possibile per la Fisascat-Cisl, inaccettabile per la Uiltucs-Uil. Secondo Antonio Arcadio, segretario provinciale della Fisascat-Cisl, i 32 lavoratori, tutti giovani e la maggior parte con famiglia, avrebbero dovuto seguire questa strada per conservare il posto.
Ma per la Uiltucs-Uil, e per il segretario generale della Uil, Giancarlo Turi, intervenuto nella querelle, il compromesso era privo di garanzie. "E ne abbiamo avuto prova con le indiscrezioni degli ultimi giorni - spiega Turi - ovvero che il Mc Donald's non è più intenzionato a restare sulla piazza tarantina. Come avremmo potuto chiedere ai nostri iscritti di licenziarsi spontaneamente senza poter contare su alcun tipo di tutela e sulla base di una promessa? Noi suggerivamo una soluzione di continuità con il passaggio automatico da Adg a Mc Donald's delle 32 unità con lo stesso contratto. Questo però non è accaduto e a distanza di quasi due mesi i lavoratori sono ancora disoccupati e forse lo resteranno definitivamente. E' per questo - annuncia il segretario della Uil - che abbiamo deciso di ricorrere alle vie legali. Dobbiamo tutelare i dipendenti". "Ma ora - ritiene Arcadio - c'è il rischio che quel licenziamento provvisorio diventi definitivo già dalla prossima settimana. Un danno per l'economia locale".