ROMA - Il colpo di arma da fuoco che ha ucciso il sergente Salvatore Marracino «è entrato sotto lo zigomo ed è uscito dal cranio». Lo ha detto il generale Giovan Battista Borrini, comandante del contingente militare italiano in Iraq.
Sulla dinamica dell'incidente, il generale ha confermato che si trattava di un'attività addestrativa di tiro: «Quattro militari, su altrettante piazzole distanti 5 metri l'una dall'altra, sparavano in piedi con dei fucili verso dei bersagli sistemati a 25 metri di distanza. L'attività - ha affermato - era coordinata da un direttore di tiro che, nel momento in cui si è verificato l'incidente, non guardava Marracino ma era concentrato su altri due militari. Ad un tratto ha visto il sergente accasciarsi e, in un primo momento, ha pensato ad un malore. Poi si è accorto di quello che era successo».
Il comandante del contingente italiano ha quindi sottolineato che sono scattati subito i soccorsi, ma che per il giovane sottufficiale non c'è stato purtroppo niente da fare. All'autorità giudiziaria sono già state comunicate le prime notizie sull'incidente, «e anche noi faremo un'attività tecnico-disciplinare per appurare in modo dettagliato la dinamica dei fatti». Sull'arma di reparto da cui è partito il colpo sono attualmente in corso degli accertamenti tecnici.
Il generalo Borrini ha affermato di non conoscere bene Marracino, che apparteneva ad un reparto diverso da quello che lui comanda in Italia. Tuttavia ha sottolineato di sapere che era «un sottufficiale di comprovata esperienza, un militare molto esperto, serio e stimato da tutti i suoi commilitoni. Aveva frequentato corsi di paracadutismo, di roccia, di sci, di scorte e aveva all'attivo già 4 missioni, due in Kosovo e 2 in Afghanistan».
Marracino faceva parte di un reparto di elite, il 185/o reggimento acquisizione obiettivi della Brigata Folgore.
Per quanto riguarda l'attività svolta dai militari italiani a Nassiriya, il comandante del contingente ha sottolineato che essa prosegue a tutto campo, sia sul versante umanitario che su quello operativo e che «la situazione sta evolvendo verso la normalità».
L'equipaggiamento dei soldati italiani è adeguato? «Abbiamo tutto quello che serve per assolvere la missione ma ci manca la bacchetta magica per evitare che succedano queste cose», ha risposto Borrini riferendosi all'incidente in cui è morto il sergente Marracino.(ANSA).
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