ROMA - «Chi pensa di toccare i bambini altro non può aspettarsi che la pena di morte». Lo sostiene in una nota il ministro delle Riforme Roberto Calderoli che ribadisce l'ipotesi di mettere una taglia su Unabomber. Ma, aggiunge Calderoli, «a fronte di riti abbreviati o di patteggiamenti la certezza della pena, quanto meno quella equa, inizia a vacillare e, quindi, nonostante in passato fossi stato contrario, inizio a ripensare se, per determinati delitti, quelli più efferati e crudeli, come quelli che hanno per bersaglio i bambini, non sia il caso di riconsiderare la pena di morte».
«Appare evidente a tutti il limite della pena di morte - aggiunge Calderoli - della via del non ritorno che presuppone, ma altrettanto evidente è il valore, in termini di monito, di una pena del genere e quindi in termini di prevenzione, visto che nel momento in cui uno si appresta a commettere un delitto di questo genere sa a che cosa andrà incontro».
«E' ora di finirla con l'ipocrisia - prosegue il ministro delle Riforme - Quando non si arriva ad una soluzione si deve ricorrere all'utilizzo di sistemi estremi e quindi, nel caso di Unabomber, non avendo sortito alcun effetto l'attività di indagine normale, può rivelarsi decisivo mettere una taglia con una cifra elevatissima che possa smuovere, se non per coscienza almeno per interesse, chi sa e continua a non parlare.
Tante volte, infatti - secondo Calderoli - l'avidità ha permesso di superare la paura e quindi, anche in questa situazione, l'esca può pagare, ma non basta». Per questo, spiega il ministro, poichè la certezza della pena «inizia a vacillare» è da ripensare se, «per determinati delitti, quelli più efferati e crudeli, come quelli che hanno per bersaglio i bambini, non sia il caso di riconsiderare la pena di morte. Per chi ha commesso 21 attentati di questo genere, per chi negli ultimi anni ha volutamente e continuamente preso di mira i bambini, con oggetti atti ad attirarli vigliaccamente in trappola, come evidenziatori, barattoli o ovetti di cioccolato, non può esserci giustizia, può esserci solo la morte».
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