La vittima, un passato di droga

TORITTO - Nicola Saulle era padre di una bambina, avuta da una precedente relazione. Una giovinezza segnata dalla tossicodipendenza, la sua. Diploma di scuola superiore alle spalle, il 37enne, ucciso l’altra sera dal «suocero», parecchi anni fa era entrato nella spirale della droga. Forse per la sua condizione di dipendenza si era dedicato allo spaccio, comunque «al minuto». Insomma, non era certo un malavitoso, anche se era conosciuto ai Carabinieri per quegli episodi da «pusher».

I bene informati lo descrivono così: «Diventava aggressivo quando assumeva sostanze, o quando beveva. Quando era sobrio, tutto sommato non si comportava male». Anche se il tam tam di paese racconta di certe sue «visite», tutt’altro che gradite, in negozi di Toritto, a caccia di soldi. Addirittura fino a qualche giorno fa. Una storia personale, quella di Nicola Saulle, marchiata a fuoco sulla terrificante strada della droga e dell’alcol. Al punto che era stato seguito per un certo periodo dal Sert dell’Azienda sanitaria.

All’inizio di quest’anno il Comune lo aveva impiegato come giardiniere con il sistema dei voucher, i buoni-lavoro che servono a dare un po’ di respiro ai disoccupati. Racconta il sindaco Michele Geronimo, l’avvocato quarantenne che guida la giunta di centrosinistra dal 2004: «Tramite i Servizi sociali, lo avevamo incluso nel progetto voucher, insieme con una ventina di altre persone. Il suo comportamento, a quanto mi risulta - rileva Geronimo -, è stato corretto, sul lavoro. Non abbiamo mai ricevuto segnalazioni di anomalie, a proposito di Saulle».

Il quale, su Facebook, si presenta con queste parole: «Che dirvi, non è che sono un tipo tanto fuori di testa, solo quel che basta». Parole forse annotate con autoironia leggera, che oggi però assumono un sapore fortemente suggestivo.

Di tutt’altro tipo il ritratto dell’omicida, Lorenzo Nicoletti, classe 1939, un uomo dedito al lavoro e alla famiglia. Per anni operaio alla Firestone, l’azienda barese che produce pneumatici (oggi Bridgestone), in pensione dal 1993, da allora si divide fra gli impegni familiari, il suo terreno e la passione della caccia. Nell’ultimo anno, la serenità sua e della moglie era turbata dal fatto che la relazione della figlia Francesca con Nicola Saulle era costellata di incomprensioni, discussioni e sempre più frequenti aggressioni fisiche. Un pensiero da togliere il sonno.

c.strag.
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