BEIRUT - Il governo del premier libanese filo siriano Omar Karami si è dimesso oggi a due settimane esatte dall'assassinio dell'ex primo ministro, Rafic Hariri.
Ecco una cronologia dei principali eventi degli ultimi 15 giorni.
- 14 FEBBRAIO - L'ex premier Rafic Hariri muore in un attentato dinamitardo a Beirut, assieme ad altre 17 persone.
- 16 FEBBRAIO - Circa 250.000 persone partecipano al funerale di Hariri, trasformandolo in una grande protesta contro la Siria. L'opposizione libanese chiede le dimissioni del governo.
- 21 FEBBRAIO - Il presidente americano George W.Bush e il suo collega francese Jacques Chirac lanciano un appello congiunto per un Libano «libero dalla dominazione straniera», accentuando la pressione sulla Siria, che da 29 anni occupa il Paese vicino con 14.000 soldati. L'Unione europea si unisce agli appelli di Washington affinchè venga aperta un'inchiesta sull'uccisione di Hariri
- 23 FEBBRAIO - Bush dice che la Siria deve ritirare le sue forze di sicurezza e l'esercito dal Libano. Chirac afferma che il Paese è controllato dai servizi segreti siriani.
- 24 FEBBRAIO - Karami afferma che un rapido ritiro delle truppe siriane destabilizzerebbe il Libano. Il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, sollecita la Siria a ritirare le truppe entro aprile. Damasco parla di un ritiro delle sue truppe in osservanza dell'accordo di Taif, che pose fine alla guerra civile in Libano (1975-1990) e che prevede un ridispiegamento nella valle della Bekaa.
- 25 FEBBRAIO - Una delegazione dell'Onu giunge a Beirut per svolgere un'inchiesta sull'assassinio si Hariri
- 28 FEBBRAIO - Uno sciopero generale paralizza Beirut in concomitanza con un dibattito parlamentare sull'uccisione di Hariri, mentre migliaia di dimostranti si radunano sulla centrale Piazza dei Martiri. Karami annuncia le dimissioni del suo governo.
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