DOMODOSSOLA (VERBANIA) - «L'abbiamo saputo dalla televisione». Lo ha detto al telefono il padre di Giuliana Sgrena, che vive con la moglie a Masera, un piccolo paese della Val d'Ossola, a una decina di chilometri da Domodossola.
L'uomo è pensionato. A Masera è nata anche Giuliana Sgrena e vi abita il fratello, Ivan, che è sposato. «Ogni tanto - dicono in paese - Giuliana ritorna per salutare i congiunti. Recentemente ha anche partecipato a Villadossola a una serata sull'Iraq, in cui ha raccontato la sua esperienza di giornalista».
La notizia del sequestro di Giuliana Sgrena lascia nel dolore i familiari che abitano nella Val d'Ossola. «Giuliana ama profondamente il suo lavoro da inviata. Pure lontano chiama ogni settimana il padre e parla a lungo con la mamma», racconta la cognata Claudia. «I genitori sono in costante contatto con la Farnesina. Speriamo di potere presto avere notizie rassicuranti».
«Era in Iraq da una decina di giorni e c'era già stata tante altre volte e tutto era andato bene. Ma purtroppo in quei posti lì puoi andare cento volte e non succede nulla e poi...». Ha detto ancora la cognata Claudia che risponde al telefono dei genitori della giornalista, Franco ed Antonietta, perchè non hanno voglia di parlare con i giornalisti.
«Sappiamo quello che hanno detto i telegiornali - dice - Giuliana lavora a Il Manifesto da molti anni ed è stata molto spesso all'estero come inviata. Anche in Iraq era già andata tante volte. I suoi genitori l'hanno sentita di frequente in questi dieci giorni. Adesso qui da noi c'è molta apprensione». La cognata di Giuliana chiede poi di lasciare libero il telefono in attesa di ricevere eventuali notizie.
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