FERENTINO (ROMA) - E' ripreso da questa mattina presto il pellegrinaggio di militari e amici nella casa dove sono i familiari di Simone Cola, il maresciallo ucciso ieri a Nassiriya. Sotto l'abitazione della moglie, stazionano carabinieri e diversi militari del suo reparto che, a turno, salgono in casa per parlare con la donna e porgere le condoglianze.
«E' una ragazza distrutta - ha raccontato un uomo di Ferentino subito dopo la visita - io lavoravo con lei, in uno studio da commercialista e mi sono sentito di svenire. Mi ha detto poche parole. Ha saputo la notizia dalla tv. Certo, ci sarebbe voluto altro tatto».
«Non ci posso pensare, mi sembra tutto impossibile». Lo ha detto Alessandra Cellini, la moglie di Simone Cola, conversando con un amico che è andato a farle visita questa mattina.
«La conosco da tanto tempo - ha raccontato ai giornalisti l'uomo, che abita nella palazzina accanto a quella dei genitori di Alessandra - è ovvio che è abbattuta. Le ho detto di farsi forza, perché è una perdita e un dolore indescrivibile».
L'amico conosce Alessandra e Simone da tempo, fin da quando erano fidanzati. «Erano una bella coppia - ha aggiunto - molto affiatata».
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