TEL AVIV - Lodi esplicite verso la democrazia palestinese sono oggi espresse dalla stampa israeliana.
Il quotidiano Haaretz dedica una intera pagina per descrivere in dettaglio ai lettori le molteplici strutture politiche create dai palestinesi, sia nella diaspora sia nei territori occupati: strutture da cui, sottolinea il giornale, «sboccerà il futuro stato indipendente».
«Malgrado i posti di blocco e l'occupazione militare, nota da parte sua Yediot Ahronot, i palestinesi sono gli unici nel mondo arabo che svolgono elezioni davvero libere».
Il giornale nota che nel 2005 altre elezioni si svolgeranno nel mondo arabo. Ma in Libano, aggiunge, «sarà il presidente siriano Bashar Assad a stabilire i veri vincitori», in Arabia Saudita «sarà la casa reale a decidere i candidati preferiti» e in Algeria «come al solito si barerà». In Iraq poi, «i nuovi leader sono marionette degli Stati Uniti».
Yediot Ahronot trova «assurdo» che proprio l'Egitto abbia mandato osservatori nei territori palestinesi quando proprio al Cairo viene sempre sbarrata la strada, secondo il giornale, a chiunque sfidi la leadership di Hosni Mubarak.
«Le elezioni palestinesi mettono sotto pressione i regimi autoritari arabi e la popolazione là invoca elezioni democratiche «come nei Territori», conclude Yediot Ahronot.
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