PAGADIAN - Migliaia di abitanti di Pagadian, nel sud delle Filippine, hanno abbandonato precipitosamente le loro case dopo un inconsueto e rapido ritiro del mare, che ha fatto temer loro l'arrivo di uno tsunami. Lo hanno annunciato oggi le autorità locali.
La linea della battigia è arretrata in maniera consistente ieri sera, alcune ore dopo un terremoto, di magnitudo 4,9 gradi Richter, con epicentro 130 km a est dell'isola di Jolo (sud dell'arcipelago).
Ancora impressionati dal devastante maremoto che ha colpito altre parti dell'Asia meridionale il 26 dicembre, circa 5.000 abitanti di Pagadian, nell'isola di Mindanao, hanno temuto che la scossa e il successivo ritiro del mare preludessero a un fenomeno dello stesso tipo. Vi è stata una fuga in massa, con la gente che portava via i bambini e pochi effetti personali. Molti in pigiama, spesso con valigie in mano, gli abitanti si sono precipitati verso l'entroterra. Parecchie persone si sono rifugiate in municipio, in commissariati di polizia e nella sede di una stazione radio, per chiedere informazioni ed essere rassicurate.
Contrariamente a quanto raccomandato in circostanze del genere, diversi pescherecci, i cui equipaggi avevano saputo del fenomeno, sono rientrati in porto.
Stamani, la guardia costiera ha avvisato che si era trattato di una normale marea e la gente è rientrata a casa.
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