PHUKET (TAILANDIA) - Dei microchip sono stati inseriti nei corpi dei deceduti ritrovati nelle zone della Thailandia colpiti dal disastroso Tsunami che ha devastato spiagge, villaggi, abitazioni, strutture sei giorni fa. Lo hanno annunciato fonti della polizia thailandese.
«I microchip sono stati inseriti per localizzare e per aiutare l'identificazione dei corpo - ha detto il colonnello John Poan-pasart, stamani nel corso del breefing quotidiano presso il centro di coordinamento di soccorso e di aiuti ospitati dal municipio di Phuket. «Per il momento sono stati inseriti 2.000 microchip e speriamo che questo possa aiutare le squadre forensi locali e internazionali che stanno operando nelle regioni devastate», ha ripetuto il colonnello. Una volta localizzati i corpi si potranno ritrovare e confrontare anche i campioni del Dna prelevati dalle autorità forensi e dai campioni del Dna e dalle informazioni fornite dalle famiglie dei deceduti.
Gli esami basati sull' accertamento del Dna proseguono intanto senza sosta anche nelle regioni a nord dell' isola di Phuket, dove si tenta di preservare i cadaveri, ormai decomposti a causa del caldo e dell'umidità, raffreddandoli con quantità enormi di ghiaccio. I resti per i quali non viene più ritenuta possibile la conservazione vengono ricoperti di paraffina e bruciati davanti ai templi.
Intanto si continuano a trovare molti cadaveri sotto le macerie dei villaggi che sono stati distrutti dal maremoto.
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