A Roma c'è stata una notte di fine anno che gli addetti alla sicurezza hanno definito «tranquilla» e in cui, nella grande maggioranza dei casi, si è rinunciato a grandi baldorie. I feriti per botti e petardi in tutta la città sono stati una trentina, di cui 29 con prognosi inferiori ai 40 giorni, e gli incidenti stradali sono stati 29, al di sotto della media degli altri giorni.
Qualche irriducibile dei fuochi e degli artifici pirotecnici non è comunque mancato: i vigili del fuoco hanno compiuto, durante la notte, un centinaio d'interventi per cassonetti in fiamme, scoppi di petardi, tende danneggiate, ma tutti di modesta entità. Complessivamente, nei giorni precedenti al capodanno la polizia aveva sequestrato, a scopo preventivo, 1930 kg di materiale pirico, i carabinieri 1650 kg, la guardia di finanza 4,350 kg. L'ultimo a essere denunciato è stato, ieri pomeriggio, un edicolante della Romanina che aveva 130 kg di botti illegali.
Tra gli appuntamenti in città la maggiore affluenza c'è stata in piazza del Popolo, dove è intervenuto anche il sindaco Walter Veltroni e dove sono state stimate almeno 150 mila persone che hanno assistito, con il naso in su, alle esibizioni funamboliche della «Città in volo», lo spettacolo di Valerio Festi. Non ci sono stati invece i tradizionali fuochi d'artificio dal Pincio a cui Roma ha rinunciato per rispetto nei confronti delle vittime dello tsunami.
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