ROMA - «E' plausibile l'ipotesi che vi sia stato uno spostamento dell'asse di rotazione terrestre in seguito al catastrofico sisma del 26 dicembre, probabilmente per riequilibrare il movimento della terra, ma le masse in gioco nel terremoto dell'Oceano indiano sono talmente minime che credo difficilmente possano intaccare la statica dell'intero pianeta». E' l'opinione di Piero Manetti, direttore dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Cnr di Pisa che commenta così l'annuncio dei ricercatori del Centro di Geodesia Spaziale dell'Agenzia spaziale italiana (Asi) di Matera, secondo i quali il terremoto dei giorni scorsi è stato talmente violento da modificare in modo considerevole l'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre.
«Ogni affascinante ipotesi scientifica - aggiunge Mattei - è più difficile dimostrarla piuttosto che formularla».
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