ROMA - Solo nella giornata di oggi sarebbero dovute essere circa 5 mila le partenze di italiani verso le aree interessate dal terremoto e dall'ondata di maremoto che ha colpito il sud est asiatico. Lo riferisce Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federturismo-Confindustria. «Sono numerosissimi gli italiani bloccati negli aeroporti di Malpensa e Fiumicino - spiega Jannotti Pecci - è stata istituita una sorta di "unità di crisi" delle agenzie di viaggi, coordinata da Assotravel, che si sta occupando degli italiani che sarebbero dovuti partire e di organizzare i rientri. Non abbiamo, al momento, notizie di decessi o dispersi ma solo di una persona ferita. Il problema è anche dato dai collegamenti telefonici che sono saltati anche se sono stati ripristinati alcuni collegamenti satellitari».
Jannotti Pecci ammette che questo per il settore è una danno grave. «La situazione - dice - è drammatica, soprattutto per la gente del posto. Per noi questo colpo non ci voleva proprio anche perchè il panico è ormai generalizzato e riguarda anche località dell'Oceano indiano non colpite dai fenomeni».
Generalmente i casi di calamità naturali sono i più dannosi per gli utenti, non essendovi responsabilità del tour che ha organizzato il viaggio, «ma in questa occasione - spiega Jannotti Pecci - qualcosa per i clienti si farà non credo ci sarà il meccanismo automatico della penalizzazione del cliente. Comunque questa questione - conclude - è secondaria e l'importante è riportare a casa i nostri connazionali». Il direttore di Assotravel, Andrea Granese, ricorda che partenze per le destinazioni nell'area colpita erano concentrate tutte tra ieri oggi e domani. «Stiamo chiamando - aggiunge - per verificare l'agibilità dell'aeroporto delle Maldive. Il volo di ieri infatti doveva atterrare nelle prime ore di oggi».
Per quanto riguarda i turisti italiani queste sono le valutazioni di Assotravel sul numero complessivo di presenze, tra pacchetti e tour individuali: Maldive: circa 1500, Sri Lanka: circa 1000, Indonesia (isole del nord): circa 200, India sud orientale: circa 50, Tailandia occidentale: circa 200.
Per l'Astoi, associazione di tour operatorin continuo contatto con la Farnesina, al momento non ci sono nè dispersi nè deceduti tra i turisti italiani che si trovano nell'area colpita dal terremoto e dal maremoto nel sud-est asiatico. Risulterebbero invece alcuni casi di persone ferite in modo non grave. «Si tratterebbe di tagli, escoriazioni non gravi - ha riferito Alberto Corti, direttore generale di Astoi - ma nulla che possa mettere a repentaglio la vita di queste persone». Complessivamente, nell'area colpita, sono circa 4 mila i turisti presenti con tour organizzati.
«Alle 6,30 di questa mattina - ha spiegato Corti - siamo riusciti a prendere contatti con tutti i responsabili presenti nelle aree coinvolte. Problemi vi sono stati alle Maldive e a Phuket, dove l'acqua è entrata nelle strutture e nello Sri Lanka dove ad essere colpita è stata una zona non frequentata dai turisti». Corti raccomanda agli italiani in partenza per quelle località di mettersi in contatto con i tour operator che hanno organizzato il viaggio o con la Farnesina.
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