L'impresa si è trasformata in beffa. Nell'ultima gara di andata la Salento d'amare Taviano perde al tie-break sul difficile campo di Ancona (3-2; 23-25, 25-23, 21-25, 30-28, 15-8). Una partita con tante occasioni mancate che lasciano l'amaro in bocca soprattutto perché i salentini non sono riusciti, come potevano, a chiudere il match al quarto set. Assente Ptak per infortunio (ha seguito il match dalla tribuna), i tavianesi sono scesi in campo decisi a mettere in difficoltà i dorici, alla ricerca di un piazzamento in Coppa Italia. Dagioni ha messo in campo Cosi in diagonale con Paolucci ed ha bloccato per gran parte del match le incursioni offensive del bomber biancorosso Maric. Rush finale nel primo set del Taviano che si aggiudica il set. Replica l'Ancona nel secondo e pareggia con lo stesso punteggio. Tutto da rifare: il Taviano si rimbocca le maniche e torna in vantaggio. La partita sembra avviato sulla strada giusta. Anche nel quarto set, infatti, i ragazzi di Dagioni hanno l'iniziativa (5-8, 7-12, 12-16). La partita torna in parità (22-22) e diventa una lotteria. I leccesi annullano tre set point ai dorici. Il Taviano ha poi la palla della vittoria sul 27-28 ma la parallela di Cosi finisce fuori di un soffio. L'Ancona rimonta e chiude. Si va al tie-break ma la Salento d'amare si arrende (15-8). Nel tabellino finale il brasiliano Axè fa la parte del leone con 28 punti all'attivo ma non basta. La Salento d'amare chiude l'andata con 15 punti all'attivo, agguantando Bergamo in penultima posizione. Pochino rispetto alle attese della vigilia ma le difficoltà di inizio campionato sfociate nell'esonero di Cardona sono un'eredità difficile. Dagioni sta lavorando bene. Nel girone di ritorno il Taviano, se sarà quello visto nella seconda parte del girone di andata, può rifarsi.
Onofrio Bruno
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