TARANTO - Tra i primi a rallegrarsi della scarcerazione di Pietro Franzoso, sino a qualche giorno fa assessore regionale ai Trasporti e dal cui incarico si era dimesso in concomitanza dell'ordine di carcerazione emesso dalla Dia di Lecce, è stato il parlamentare ionico e vice sindaco di Taranto, Michele Tucci.
Tucci, leader provinciale dell'Udc e candidato presidente della Casa delle Libertà per il rinnovo del consiglio provinciale di Taranto nello scorso giugno, sottolinea che «Ha vissuto una brutta avventura, di cui lui e noi avremmo volentieri fatto a meno. Ma ora l'incubo è passato, ed è ancora più grande la gioia che mi spinge a stringerlo in un abbraccio fraterno per essere tornato alla libertà di cui era stato privato all'improvviso, alla famiglia cui era stato sottratto, agli amici che avevano vissuto con grande pena e con sofferta speranza la sua vicenda».
Tucci si augura che «la vicenda di Pietro Franzoso possa costituire un momento di riflessione, e che in futuro ci si astenga dallo scagliarsi sull'avversario in difficoltà al solo scopo di gettare fango su di lui, sulla forza politica cui appartiene, su un'intera coalizione nell'illusorio convincimento che tutto questo porterà un vantaggio.
La prudenza, oltre che il rispetto umano, suggerisce di non infierire, di non condannare a priori, di attendere riscontri e prove e in ogni caso di astenersi dall'opera di sciacallaggio cui alcuni sembrano avvezzi, e per la quale abbiamo provato in questi giorni e proviamo tuttora profonda amarezza».
MAZZARACCHIO: SEMPRE CONVINTO DELL'ESTRANEITA' «Siamo lietissimi della notizia della scarcerazione di Pietro Franzoso». E' il primo commento sulla scarcerazione dell'assessore regionale Franzoso fatto dall' assessore regionale alla Sanità ed ex coordinatore regionale di Forza Italia, Salvatore Mazzaracchio, che sottolinea la convinzione della estraneità di Franzoso «a qualsiasi addebito».
«Ci eravamo meravigliati - aggiunge Mazzaracchio, oggi presente a Taranto per una iniziativa congiunta della Regione Puglia con la Ausl Ta/1 - che si fosse fatto ricorso all'eccezionale strumento della prevenzione della libertà personale da prendersi quando ci sono gli elementi, così come previsto dalla procedura. Obiettivamente questi elementi non si ravvisavano nel provvedimento assunto». «Ecco perchè - prosegue Mazzaracchio - avevo espresso qualche perplessità in questo senso. Adesso speriamo che la vicenda si possa chiudere definitivamente nel più breve tempo possibile, convinti come siamo che Pietro Franzoso è certamente estraneo a qualsiasi addebito. Siamo lieti che la magistratura abbia preso atto. Evidentemente tutti possiamo commettere errori e possiamo sbagliare. L'importante è poi approfondire le cose e prendere le decisioni conseguenti».
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