ROMA - Intesaconsumatori si dice contraria alla proroga richiesta dal presidente della Confcomercio, Sergio Bille, per rinviare l'applicazione della legge contro il fumo ed è pronta a ricorrere al Tar in caso di proroghe o ricorsi. Intesaconsumtori, che riunisce il Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc, chiede al governo di non ascoltare il presidente di Confcommercio Sergio Billè «per non ripetere l'errore commesso 3 anni fa quando, in occasione dell'entrata in vigore dell'euro, ha dettato i suoi diktat all'esecutivo che non ha inserito il doppio cartellino dei prezzi e non ha effettuato efficaci controlli preventivi per tagliare le unghie alla speculazione, contribuendo così ad un forte approfittamento di coloro che determinano prezzi e tariffe e ad un impoverimento progressivo e generalizzato dei consumatori, che si sono visti scippare dalle loro tasche ben 52 miliardi di euro».
La legge antifumo viene giudicata dalle associazioni «una delle poche cose buone, rispetto ad una serie di leggi fatte ad hoc per pochi intimi del Governo e contro gli interessi generali del paese, non merita di essere prorogata per i danni enormi che il fumo passivo produce alla salute umana ed all'economia del Paese per le sue ricadute sanitarie e sociali, anzi Intesaconsumatori, che si costituirà al Tar contro eventuali proroghe e/o ricorsi, chiede che nella circolare interpretativa si estenda il divieto assoluto di fumo nei ristoranti, come hanno richiesto ieri i rappresentanti della categoria».
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