BARI - Truffe compiute da medici e farmacisti sono per lo più emerse dalle attività di controllo nel settore della spesa sanitaria che la guardia di finanza ha compiuto nel 2004 sulla base di un apposito Protocollo d'intesa stipulato con la Regione Puglia nel 2003. Lo ha detto il comandante generale della guardia di finanza in Puglia, gen.Francesco Saverio Polella, che ha tracciato oggi il bilancio dell'attività svolta quest'anno dai militari.
Per varie ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato, sono stati indagati 19 medici e 6 titolari di farmacie.
In particolare: - 5 medici, 1 farmacista e un privato per l'emissione ed utilizzazione di ricette contenenti prescrizioni di farmaci a favore di ignari pazienti; - 8 medici che prestavano servizio presso strutture ospedaliere e contemporaneamente risultavano frequentare, con il beneficio della borsa di studio, un corso di formazione specifica in medicina generale, incompatibile con qualsivoglia altra attività; - 6 medici e 5 titolari di farmacie per irregolare prescrizione di prodotti farmacologici.
Inoltre, nel corso di accertamenti per controllare le condizioni di esonero degli utenti dal pagamento del ticket previsto per le prestazioni mediche e farmaceutiche, sono stati individuati n.132 casi di illecito esonero con la conseguente denuncia di altrettante persone per i reati di truffa aggravata in danno di Ente pubblico e falso ideologico.
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