LECCE - I problemi nel calcio «non debbo dirlo io che esistono. Lo hanno detto tutti». Così ha risposto il tecnico del Lecce, Zdenek Zeman, stuzzicato dai cronisti alla vigilia dell'incontro interno con il Livorno, che gli hanno chiesto un parere sugli argomenti più scottanti del momento, tra i quali il doping ed il cosiddetto «doping amministrativo». Zeman ha commentato anche le affermazioni di Zola ed ha replicato, con puntigliosità, a quelle di Vialli.
«La soluzione - ha spiegato il boemo - comunque spetta ai responsabili istituzionali del calcio. Naturalmente quanti ne fanno parte dovrebbero collaborare a risolvere i problemi, non a peggiorarli».
In relazione alle dichiarazioni fatte da Zola sul doping, Zeman ha detto: «non giudico mai le dichiarazioni degli altri. Ho sentito la prima dichiarazione, poi ho letto la seconda. Penso che vi sia una contraddizione ma, ripeto, non giudico».
Ed a Vialli, che ha ricordato una frase con cui Zeman avrebbe detto che la mafia ha fatto alcune cose buone per il Sud, Zeman ha così replicato: «mi meraviglio che gli sia tornata la memoria. Quando era in aula non si ricordò di molte cose». Ed ha aggiunto: «ho vissuto a lungo a Palermo e ogni volta che arrivavamo sul continente ci sentivamo ripetere la parola mafiosi, mafiosi. Io non mi sentivo mafioso e provocatoriamente dissi qualcosa del genere».
Infine, a proposito delle difficoltà di eleggere il presidente della Lega, ha commentato: «poiché il problema del calcio è quello di avere i soldi, credo che sia utile avere come presidente chi è più vicino al governo per poter avere poi gli aiuti necessari».
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