Il centro dell'Aeronautica militare di Brindisi per la massima affidabilità

Di stazioni meteo - più o meno... improvvisate - ne spuntano ormai come funghi ovunque. Anche in provincia di Brindisi. Ma, con tutto il rispetto per ciascuno degli appassionati che le curano, difficilmente si potrà mai raggiungere il livello di qualità che, da anni, garantisce la stazione meteorologica dell’Aeronautica militare di Brindisi, un vero gioiello che in molti ci invidiano. Da sempre, la postazione meteo del Casale rappresenta una eccellenza. Termometri, barografi, barometri, radar meteo (quello che si vede percorrendo la litoranea) e quant’altro: un “armamentario” che serve quotidianamente a rilevare (ovviamente, 24 ore su 24) tutto ciò che attiene a temperatura, precipitazioni, umidità relativa, pressione atmosferica ed eliofania (quest’ultimo è un parametro meteorologico che misura la durata media del soleggiamento in una località e zona specifica). Il tutto con una precisione ed una affidabilità alla massima potenza, malgrado le strumentazioni non siano, in realtà, le più all’avanguardia e tecnologicamente avanzate. 

C’è poi un’altra caratteristica, una prerogativa che contraddistingue la stazione meteorologica dell’Aeronautica di Brindisi dalle altre disseminate nel territorio nazionale. Quella locale, infatti, è una delle sei stazioni del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare in cui vengono effettuate osservazioni in quota grazie ai cosiddetti “radiosonda g gi”, con almeno due lanci di palloni sonda al giorno (a mezzanotte e a mezzogiorno). I radiosondaggi altro non sono che osservazioni di alcune variabili meteorologiche prelevate attraverso una strumentazione attaccata ad un pallone sonda che viene rilasciato in atmosfera. 

La strumentazione comunica con il centro meteo posto a terra tramite segnali radio. Questi assumono il nome di messaggi “Temp” e sono costituiti per lo più da stringhe di numeri decifrabili manualmente o con l'utilizzo di un elaboratore. Il pallone sonda è a perdere. Il radiosondaggio, inoltre, analizza principalmente il profilo verticale dell'atmosfera, cioè il cambiamento di alcuni valori quali la temperatura e la pressione al variare della quota, in libera atmosfera. Il tempo di rilascio standard avviene alle cosiddette "ore sinottiche", in modo da poter confrontare i dati anche sul piano orizzontale, fra stazioni di rilascio diverse. [p. potì]
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