ROMA - «Proseguono i miracoli di San Biggeri sul fronte dell'inflazione, con l'indice dei prezzi al consumo che secondo l'Istat sarebbe sceso a novembre all'1,9%: mentre il paese è allo stremo e intere fasce di popolazione non ce la fanno più a sostenere un caro-vita imperante, l'Istituto nazionale di statistica vorrebbe farci credere che l'inflazione non solo è sotto controllo, ma addirittura in discesa libera». Lo afferma l'Intesa dei consumatori commentando l'andamento dei prezzi al consumo in novembre rilevato dall'Istat.
«La gente non è affetta da allucinazione collettiva quando percepisce che il proprio stipendio è falcidiato e a malapena si riesce ad arrivare a metà del mese per vivere - affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori - quindi ancora una volta invitiamo a diffidare da questi dati ridicoli, miracolistici e non aderenti neppure lontanamente ad una realtà fatta di sacrifici, lacrime e sangue».
«Come spiega San Biggeri - conclude l'Intesa dei Consumatori - il fatto che il caro-greggio abbia determinato la crescita dei prezzi alla produzione del 4,4%, mentre come per miracolo quelli al consumo sono scesi all'1,9%?».
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