Presicce (sembra che il nome derivi da praesiccitate: a causa della siccità fu scelto di fondare il paese dov'è perché c'è più acqua) è un importante centro agricolo per la coltivazione del tabacco, della vite, dell'olivo e degli ortaggi. Ci sono anche rinomate botteghe di ebanisti. Il paese ha saputo conservare molto del fascino legato agli aspetti bucolici della campagna. La cittadina è abbellita da alcuni palazzi del 500 e che appartennero alle famiglie Gonzaga, Arditi e De Liguoro. Uno degli edifici più belli è il Palazzo Ducale, in pietra leccese e con stupende decorazioni; è un vero e proprio fortilizio del XVI secolo articolato su tre piani. Interessante anche una casa-torre del 1600 anche questa in pietra leccese e con un portale in legno scolpito. Ancora i giardini pensili e il museo della civiltà contadina. Nelle campagne di Presicce anche alcune grotte basiliane come quella di Santa Maria degli Angeli e Santa Maria delle Grotte con alcuni graffiti greco bizantini. Presicce ha dato i natali all'archeologo Michele Arditi fondatore del Museo di Napoli e allo storico Giacomo Arditi, al vescovo Lorenzo Villani ed al teologo Candido Costa.
In tutto il Salento si mangia assai bene perché la cucina casereccia da quelle parti non corre rischi di estinzione, per cui anche a Presicce ottime sagne ncannulate, (pasta fresca e fatta in modo tale da raccogliere tanto sugo di pomodoro o a ragu'), formaggi pecorini e caprini, pane, taralli, friselle, ortaggi freschissimi, vino e olio di prima qualità. E anche nei ristoranti la cucina non lascia scontenti nessuno. Parola del sindaco, l'avv. Monsellano, che consiglia il «pozzo dei desideri» (uscita per Salve) e la «Casina dei Cari» (sulla Presicce Lido Marini).
E comunque che altro pretendere da Presicce dove si festeggia Sant'Andrea il quale per essere stato testimone della moltiplicazione dei pani e dei pesci, non può che garantire anche lui la grande ospitalità salentina e greca del paese?
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