MILANO - Telecom Italia ricorrerà al Tar per chiedere l'annullamento del provvedimento dell'Antitrust, che ha inflitto alla società telefonica una multa di 152 milioni.
Telecom, infatti, è «certa della legittimità dei comportamenti tenuti e convinta dell'infondatezza della decisione adottata dall'Antitrust», si legge in una nota.
Secondo la società telefonica, «tale decisione limita gravemente la possibilità di Telecom Italia di partecipare a gare pubbliche danneggiando gli utilizzatori finali dei servizi di telecomunicazioni».
A partire dall'Unione Europea, fino all'ultima relazione annuale dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni - prosegue la nota di Telecom - da tutti è stato riconosciuto che in Italia il processo di liberalizzazione, ancorché in continua evoluzione, ha raggiunto livelli di apertura tali da situare il nostro Paese ai migliori livelli in Europa. L'Antitrust con la sua decisione non ha peraltro tenuto conto degli impegni presi da Telecom Italia, in buona parte già operativi a partire dal gennaio 2005, per accelerare ulteriormente il processo di liberalizzazione. Tali impegni, proposti da un soggetto terzo, indipendente e di chiara fama, mirano ad accelerare il processo di liberalizzazione nel settore delle telecomunicazioni, rimuovendo al contempo le preoccupazioni dell'Autorità.
Tra gli impegni assunti - conclude il comunicato - particolare rilievo assumono le decisioni di accelerare il processo di unbundling anche per la fibra ottica e di ridurre i costi che i concorrenti devono sopportare per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per la costruzione dei siti in unbundling.
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