Una politica che incoraggia il turismo, tutela le testimonianze storiche, incrementa l'agricoltura, l'allevamento del bestiame, le produzioni tipiche ed opera per la salvaguardia della natura fa sì che la Loira Atlantica, con particolare riferimento alla Sarthe ed alla Mayenne, rappresenti l'elogio del buon vivere e dei ritmi a misura d'uomo.
Un esempio è già costituito dal culto della bellezza della natura con una manifestazione che annualmente assegna un ambito punteggio per la decorazione fiorita delle vie, delle piazze e delle abitazioni private in una gara di 42 villaggi, che competono per conquistare il riconoscimento.

Al di là della manifestazione in sé, percorrendo quei paesi si gode la vista dei muretti, dei davanzali o delle apposite fioriere da cui si sprigionano colori e profumi attraenti per il turista e di cui si giovano in primo luogo gli stessi abitanti quanto a qualità della vita.
Natura e cultura si saldano spesso in questo paesaggio, come accade a Saint-Suzanne, dove il castello medievale dell'XI secolo, che fu baluardo degli abitanti contro Guglielmo il Conquistatore, s'innesta, con i suoi camminamenti a ridosso degli avvallamenti scoscesi, in una natura tranquilla e dolce che rinfranca la vista. A Saint-Cénéri le Gérei, la chiesa romanico-gotica, piccola ma perfetta e molto fotografata nelle riviste di viaggi e turismo, si erge inaspettata in una verde radura. La relazione con la natura trova l'apoteosi nei mulini ad acqua. A Chémere le Roi, a valle del Castello di Thévalles, il quale è uno dei tipici castelli della Loira, vi è uno dei pochi mulini ad acqua, in disuso per gli usi produttivi ma perfettamente funzionante, un mulino che con i suoi quattro livelli è un vero gioiello di tecnologia meccanica. Stretta anche qui la relazione con la natura perché l'attività si legava al fiume, per la forza motrice dell'acqua. Oggi il legame con il fiume ha anche un connotato tutto turistico tramite le "crociere" a bordo dei battelli

. A Laval, per esempio, ci s'imbarca sul "Pays de Laval" e si cena navigando sulla Mayenne, godendo dello spettacolo notturno della città adagiata sul fiume e della flora e della fauna acquatiche. (Il sito del comune di Laval è il seguente:
www.mairie-laval.fr).
L'elogio della lentezza riceve la sua acme nel monastero di Roë dove il visitatore può impratichirsi con la calligrafia, in ricordo di una delle fondamentali occupazioni dei monaci nel Medioevo. I mostri in pietra della facciata dell'XI secolo della chiesa abbaziale ricordano tanto le sculture antropomorfe del romanico pugliese (non è peregrino pensare alla circolazione di maestranze e di tipi architettonici e scultorei nell'Europa delle chiese romaniche, anche perché dalla regione vicina della Normandia giunsero in Puglia appunto i Normanni). A poca distanza dal monastero il visitatore può ricevere un compendio della migliore ospitalità e del cibo lorenesi allo Chateau le Boulay (se ne visiti il sito in
www.au-chateau.com), un domaine in puro stile Loira (la casa dall'aspetto del castello a due o più piani immersa nel verde) dov'è possibile mangiare ed alloggiare; qui, dopo le terrine di carne in gelatina, le rillettes de porc (pezzetti di carne di maiale cotti nello strutto), i formaggi alle erbe ed i dolci alla frutta

(squisiti quelli alle pere), il tutto innaffiato dal sidro, con la piacevole compagnia dei padroni di casa, si può star certi che la Mayenne appare una terra di sogno, lontanissima dai ritmi urbani. Un "buen retiro" per una vacanza o per sempre. Non stupisce allora, che poco distante da Roë, a Cossé-le-Vivien, l'artista contemporaneo Robert Tatin (morto nel 1983) decise di abitare e di lasciare un esteso parco-sculture, fra i più notevoli del mondo, impiantato in una natura incantatrice (sito web:
www.musee-robert-tatin.org).
Giusy Petruzzelli
giusypetr@hotmail.com
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