RAMALLAH (Cisgiordania) - Il primo ministro Ahmed Qorei, nome di battaglia Abu Ala, e il suo predecessore Mahmoud Abbas (Abu Mazen) hanno rilevato i poteri di Yasser Arafat e li manterranno per tutta la durata del ricovero del presidente palestinese - arrivato oggi a Parigi - e, nell'ipotesi peggiore, anche oltre. Ma ambedue hanno sottolineato che l'anziano leader resta il presidente e che non saranno prese decisioni politiche strategiche durante l'interim.
Il premier si occuperà della gestione corrente dell'Autorità nazionale palestinese, degli organi di governo nelle aree della Cisgiordania e della Striscia di Gaza che godono di un autogoverno limitato, come stabilito dagli accordi interinali di pace con Israele.
L'ex premier dirigerà invece l'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), di cui è vice di Arafat.
L'Olp ha la responsabilità dei negoziati con Israele e di qualsiasi altra decisione politica.
«Certamente i problemi saranno discussi con lui (Arafat)», ha sottolineato il sottosegretario di governo Saeb Erekat, «ma credo che si riprenderà la sue prerogative una volta rientrato».
La Costituzione palestinese prevede, in caso di morte del presidente, elezioni entro sessanta giorni.
Abu Mazen fu costretto a dimettersi da premier a settembre dell'anno scorso, dopo quattro mesi di braccio di ferro con Arafat che non volle cedere il controllo dei servizi di sicurezza palestinesi, come sollecitavano anche gli Stati Uniti per rendere credibile un processo di riforma cui l'Anp si era impegnato. Oggi Mazen sembra in una posizione migliore che gli ha consentito di ritagliarsi la fetta maggiore dei poteri ceduti temporaneamente da Arafat, vale a dire la poltrona più importante dell'Olp e di Fatah, la corrente maggioritaria dell'Organizzazione, e già domani presiederà una riunione del comitato esecutivo. «Sarà la prima volta che si riunisce un comitato esecutivo non presieduto da Yasser Arafat», ha detto Bassam al-Sahli, uno dei componenti.
Abu Ala, suo successore, potrà convocare e presiedere il Consiglio di sicurezza nazionale di Arafat e cementare la sua fama di vice leale.
Erano stati in molti, all'indomani delle dimissioni, a cancellare il nome del sessantanovenne Abu Mazen come forza politica, tanto più che per mesi lui e Arafat non si sono parlati. Abu Mazen si è tenuto lontano dalla vita pubblica e ha ridotto drasticamente i suoi impegni; poi il riavvicinamento agli inizi di questa settimana con una visita ad Arafat malato alla Muqata. Una fonte di Fatah ha affermato che l'iniziativa di Abu Mazen per sanare le divergenze con Arafat può essere un indicatore del fatto che l'ex premier, come minimo, non è convinto della capacità di ripresa del presidente.
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