Dato per scontato che non è possibile sottoporre tutta la popolazione ad uno screening generalizzato, vi sono persone che fanno parte di categorie a rischio; in altre parole chi si identifica in una o più delle seguenti categorie dovrebbe fare un test per la ricerca degli anticorpi anti HCV:
· Persone che hanno ricevuto trasfusioni di sangue o di prodotti sanguigni prima del 1990.
· Persone che hanno condiviso con altri individui equipaggiamenti per iniettare farmaci.
· Persone con tatuaggi o che si sono sottoposti al «body piercing».
· Persone che si sono punte con siringhe infette.
· Emofilici.
· Dializzati.
· Persone che si sono iniettate droghe.
· Persone che hanno subito interventi chirurgici prima del 1990.
· Gli operatori sanitari che sono a contatto con persone a rischio.
· Conviventi di persone infette dal virus HCV.
· Figli di madri infette dal virus HCV.
· In generale, tutti coloro ai quali vengono riscontrate anormalità nei test di funzionalità del fegato.
Va specificato che le madri infettate possono trasmettere il virus al feto, ma questo succede in meno dell'1% delle gravidanze. Può succedere con frequenza maggiore se la madre è contagiata anche dal virus dell'immunodeficienza (HIV), che causa l'Aids e induce una maggiore attività replicativa nell'HCV.
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