«Parto dal principio secondo il quale non bisogna mai polemizzare con alcuno, ma ribadisco che eravamo in Iraq nella esclusiva veste di operatori della sicurezza». Questa la prima reazione di Salvatore Stefio alle dichiarazioni del gip di Bari Giuseppe De Benedictis sul ruolo degli italiani addetti alla sicurezza, rapiti in Iraq lo scorso aprile. Stefio, che vive a Catenanuova (Enna) con la moglie e il figlio, era stato liberato insieme a Maurizio Agliana e Umberto Cupertino dopo 56 giorni trascorsi nelle mani dei guerriglieri iracheni. «Noi eravamo e siamo sempre stati - aggiunge Stefio - operatori della sicurezza e in tale veste ci trovavamo in Iraq».
«Non conosco il provvedimento del magistrato di Bari, ma ora basta con queste cose». E' questa la reazione di Maurizio Agliana a proposito della motivazione del provvedimento del Gip di Bari sui motivi della presenza in Iraq dei quattro italiani presi in ostaggio. «E' ora di finirla - taglia corte Agliana - di cercare cose che non ci sono mai state».
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