ROMA - Le farmacie importeranno latte artificiale per neonati dall'estero per riuscire a vendere questo prodotto a prezzo scontato. E' questa la strategia che la Federfarma (che riunisce 16mila farmacie) intende perseguire contro il caro-latte. «Comprendiamo il disagio delle famiglie italiane ha spiegato Giorgio Siri, presidente di Federfarma e ci stiamo attrezzando per risolvere il problema in modo diverso da quello dei vaccini. Ci stiamo attivando per importare il latte dall'estero e poterli offrire a prezzi più bassi. In questa operazione contiamo sulla collaborazione della distribuzione intermedia più vicina alla nostra categoria e delle associazioni dei consumatori che ringraziamo perché ci affiancano in questa battaglia di civiltà».
Intanto, da oggi in farmacia sarà possibile trovare il vaccino a prezzo ridotto: «è un risultato importante - ha aggiunto Siri - da anni solleviamo il problema dell'alto costo dei vaccini e ne chiediamo la riclassificazione nella classe A del prontuario, cioè la concedibilità in regime di servizio sanitario nazionale. L'inserimento in prontuario obbliga le aziende produttrici a contrattare con l'Agenzia del Farmaco un prezzo più basso, con vantaggio per il cittadino che voglia acquistare il vaccino di tasca propria. Non costituisce una spesa aggiuntiva per il servizio sanitario nazionale che, attraverso le note limitative alla prescrizione, può fornire gratuitamente il vaccino solo ai soggetti a rischio, come già fa attualmente negli ambulatori pubblici. L'inserimento in prontuario, sollecitato, oltre che da noi, anche dai consumatori, è la soluzione strutturale del problema, aggiunge Siri, visto che l'ordinanza del ministro è uno strumento di carattere eccezionale e a termine».
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