CATANZARO - E' stato sospeso l'arbitro Paolo Zimmaro, che ieri ha fatto osservare un minuto di raccoglimento prima dell' inizio della partita Strongoli-Isola Capo Rizzuto in memoria di Carmine Arena, il presunto boss dell' omonima cosca ucciso sabato sera a colpi di bazooka e di kalashnikov.
Insieme con il direttore di gara sono stati sospesi anche i suoi assistenti. La decisione è stata presa stamani dal Comitato regionale calabrese dell'Aia.
«La terna - ha spiegato il presidente del comitato calabrese dell' Aia Filippo Capellupo - è stata sospesa perché non ha ottemperato alle nostre disposizioni che prevedono che richieste del genere vengano comunicate, anche per telefono, a me o al presidente del Comitato regionale della Figc. In questo caso, invece, non ci è stata data nessuna comunicazione».
La federazione è adesso in attesa di ricevere il referto dell'arbitro Zimmaro, nel quale viene annotato tutto ciò che accade prima, durante e dopo la gara e che dovrebbe giungere tra domani e mercoledì.
Con l'arbitro, un ragazzo di 18 anni di Paola (Cosenza) che alcuni colleghi definiscono molto bravo tecnicamente, è stato impossibile parlare, in quanto non è stato autorizzato a rilasciare dichiarazioni. Si è comunque saputo che è stato il dirigente accompagnatore della squadra dell'Isola Capo Rizzuto a chiedere, pochi minuti prima dell' inizio della gara, la concessione del minuto di raccoglimento per la morte di un parente del presidente della società. Pasqualino Arena, presidente della squadra, infatti, è il cugino di Carmine Arena.
L'arbitro che non sapeva né che la morte di Carmine Arena era avvenuta in un agguato, né che gli investigatori lo consideravano un elemento di spicco della criminalità, ha deciso così di andare incontro alla richiesta.
Il suo errore, dal punto di vista tecnico, è stato fatto osservare, è stato proprio quello di non avere chiesto a sua volta l'autorizzazione alla Federazione o all'Aia.
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