GIAKARTA - Abu Bakar Bashir, il religioso islamico in carcere per i suoi sospetti legami con il terrorismo, ha detto che non vuole essere rilasciato in cambio della liberazione delle due indonesiane sequestrate in Iraq, perchè il rapimento delle donne è contro i principi dell'Islam. Lo ha riferito il suo avvocato.
Proprio stamane, un gruppo di guerriglieri iracheni, che tiene in ostaggio le indonesiane, aveva offerto - in un video su la tv araba Al Jazeera - uno scambio con il leader islamico indonesiano. «Lui (Bashir) ha però risposto che innanzitutto va controllata l'autenticità del video, dato che i mujahedin non prendono in ostaggio le donne», ha spiegato il suo legale, Achmad Michdan. «Sospetta - ha aggiunto - che tutta l'operazione sia stata orchestrata dagli americani e non vuole essere rilasciato perchè il sequestro è in contraddizione con i valori dell'Islam».
L'anziano religioso è accusato di guidare il gruppo della Jemaah Islamiah, legato ad Al Qaida, e considerato responsabile per le bombe a Bali del 2002, che uccisero 202 persone. Bashir ha sempre dichiarato la sua estraneità agli attentati.
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