TEL AVIV - Scontri cruenti sono proseguiti oggi in varie località di Gaza, dove da due giorni l'esercito israeliano è impegnato nella operazione «I giorni del Pentimento» nel tentativo di rimuovere una volta per tutte la minaccia dai razzi palestinesi Qassam che incombono sul Neghev settentrionale e in particolare sulla cittadina di Sderot.
Ai 32 palestinesi uccisi nei combattimenti di ieri, stamane se ne sono aggiunti almeno altri otto.
Cinque sono stati colpiti a Jabalya (Gaza) mentre, secondo Israele, si accingevano a sparare razzi Qassam verso Sderot. Migliaia di palestinesi hanno ieri lasciato Jabalya, per mettersi al riparo dai combattimenti.
Altri due palestinesi sono stati uccisi al valico di Kissufim (nel Sud della Striscia) mentre, secondo Israele, cercavano di deporre un ordigno. E un altro ancora è stato abbattuto al valico di Erez (nel Nord della Striscia) in uno scontro a fuoco con una pattuglia israeliana, accanto agli uffici utilizzati in passato dal presidente Yasser Arafat per ricevere ospiti.
ABITANTI SDEROT VOGLIONO LASCIARE LA CITTA' - Nella vicina cittadina israeliana di Sderot sono stati celebrati oggi i funerali di due bambini di due e quattro anni uccisi mercoledì da un razzo palestinese. I ripetuti attacchi palestinesi hanno fiaccato la popolazione della città e molti abitanti esprimono adesso la volontà di trasferirsi altrove.
Secondo la stampa odierna gli esperti di Hamas stanno per mettere a punto un nuovo razzo, denominato Qassam-4, che avrà una gittata di 17 chilometri e da Gaza sarà in grado di colpire il porto e la centrale elettrica della città israeliana di Ashqelon.
INCURSIONE A TEMPO INDETERMINATO - La scorsa notte lo stato maggiore ha ordinato alle forze armate israeliane di proseguire le operazioni a Gaza a tempo indeterminato e ad estendere la profondità della penetrazione, se ci fosse la necessità.
Israele potrebbe dunque lanciare una operazione massiccia, paragonabile a «Scudo difensivo» (in Cisgiordania, marzo 2002), ha avvertito oggi una fonte autorevole del governo.
Il vicepremier Yossef Lapid (Shinui) ha da parte sua espresso scetticismo sulle probabilità di successo della operazione «I giorni del Pentimento», visto che in passato ripetute incursioni a nord di Gaza non hanno cancellato dal terreno i razzi Qassam.
Da parte sua il movimento di resistenza islamico Hamas ha emesso in nottata un comunicato in cui ribadisce che proseguirà la lotta ad oltranza, con tutti i mezzi a propria disposizione, contro le forze israeliane.
ALLERTA A GERUSALEMME E IN GALILEA - Intanto la polizia israeliana è stata posta in stato di allerta a Gerusalemme (dove migliaia di palestinesi ricorderanno oggi nella spianata delle Moschee il quarto anniversario della intifada) e in Galilea, dove la popolazione araba israeliana ricorda anche il quarto anniversario della uccisione di 13 dimostranti da parte della polizia.
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