LECCE - Per porre le «premesse» alla ripresa serve «uno sforzo corale: un clima di piena fiducia e collaborazione tra le imprese, il sistema creditizio e le istituzioni». Il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio rilancia l'esigenza di collaborazione tra tutte le forze in campo. E riporta in primo piano la questione sud come prioritaria, «centrale» per il Paese, che deve ridurre e colmare il divario, in termini di produttività e ricchezza con il centro-nord.
Da Lecce prima, da Otranto poi, il Governatore - impegnato in una serie di incontri in Puglia - invita così tutti, Governo in primis, a tenere conto di un Mezzogiorno che cerca di riagganciare la ripresa. In vista della prima occasione utile, quella della Finanziaria, Fazio auspica quindi che il sud non venga penalizzato. A cominciare dalla revisione degli incentivi che non deve - spiega - sottrarre risorse importanti alle imprese. La Finanziaria, inoltre, deve servire a sviluppare maggiormente le infrastrutture, perché la loro carenza «incide sulla produzione, rendendola meno competitiva di quella delle regioni centrali e settentrionali: è necessario accelerare - ha aggiunto - l'attuazione dei programmi di lavori pubblici e proseguire nel rafforzamento e negli interventi per la legalità e la sicurezza».
E parlando sempre dello sviluppo del Sud, Fazio non evita l'ennesima risposta a distanza, anche se indiretta, all'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che qualche giorno fa aveva evidenziato carenze nel sistema creditizio proprio nel Mezzogiorno. Per Fazio la ristrutturazione del sistema bancario meridionale «è stata molto intensa» e ha portato, grazie anche all'apporto di risorse e capacità di intermediari di altre aree del Paese, una serie di vantaggi, sia nel miglioramento dei servizi alla clientela, che per il finanziamento alle realtà produttive locali. «Non si avverte l'esigenza - taglia corto Fazio replicando a chi ritiene necessaria un'altra banca per il sud - di nuovi intermediari o di nuove categorie di enti creditizi».
Un sistema bancario che - dice - è migliorato nel Sud e che complessivamente ha tenuto nell'intero Paese, nonostante «le difficoltà derivanti dal rallentamento della crescita economica, dalle crisi e dai dissesti di importanti gruppi industriali».
I problemi del sud sono «centrali» per il Paese, ma c'è anche un altro fronte sul quale investire: quello della formazione, più precisamente «l'alta formazione» e «l'innovazione tecnologica». «La capacità di competere in sistemi sempre più aperti - ha sottolineato Fazio - dipende in misura rilevante dalla formazione universitaria e professionale e dalla ricerca scientifica».
Infine, Fazio, che oggi nel Salento ha voluto inaugurare di persona la sede restaurata della Banca d'Italia di Lecce, tiene a sottolineare l'importanza, ancora oggi, del ruolo dell'istituto: nonostante sia inserita nel sistema della Banca centrale europea, la Banca d'Italia e le sue filiali «sono oggi, più di prima - ha concluso - intensamente coinvolte nell'esercizio delle diverse forme di vigilanza creditizie e finanziarie».
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