GENOVA - Un portale nazionale per il turismo, a cui collegare tutte le iniziative regionali nell'ottica di un unico sistema integrato per la promozione del prodotto turistico italiano, una vetrina interattiva per il turismo, insomma, per la cultura, il made in Italy, l'agroalimentare e l'ambiente, ma anche una porta telematica d'accesso alle prenotazioni.
Questo le proposte di «Progetto Paese», formulate e già finanziate dal governo avanzate oggi dal ministro dell'Innovazione tecnologica, Lucio Stanca, nella seconda giornata della Conferenza nazionale sul turismo, in corso a Genova.
«La nostra proposta - ha spiegato il ministro - non intende nè sovrapporsi nè tanto meno soffocare le iniziative regionali; intendiamo, invece, arricchire l'offerta regionale in rete con un portale di dimensione e rilevanza nazionale che renda visibile il marchio Italia».
Il progetto ha tre aspetti caratterizzanti: la creazione, appunto, del portale del turismo a cui collegare tutte le iniziative regionali; la digitalizzazione dei contenuti del patrimonio italiano e del made in Italy; la dotazione del portale di una piattaforma integrata di prenotazione in rete.
«Se il nostro paese ha perso terreno negli ultimi anni - ha osservato Stanca - si deve ad un'insufficiente strategia nazionale che deve avvalersi innanzitutto delle diverse politiche regionali. L'istituzione Regione è l'attore centrale della nuova dimensione federale. Se il turismo è cultura, il 'petrolio' dell'Italia, internet è lo strumento per sfruttarlo».
Stanca ha snocciolato alcuni dati: la metà degli oltre 220 milioni di navigatori internet europei consulta abitualmente siti turistici nella preparazione di un proprio viaggio. La voce più importante dei 100 miliardi di dollari che nel 2003 sono stati spesi nel mondo per l'acquisto in rete dei beni di consumo riguarda i viaggi e il turismo, con un'incidenza del 30% sul valore dell' e-commerce mondiale e una crescita annua stimata tra il 25 e il 30%. Secondo una recente ricerca, l'interattività dei siti turistici italiani non è molto curata: quasi tutti riportano un indirizzo e-mail o poco più e solo in alcuni casi è possibile configurare il soggiorno; quasi assenti sono le possibilità di acquisto e di pagamento diretto. A fronte di questa presenza italiana in rete piuttosto frammentata, ha concluso Stanca, i nostri principali paesi concorrenti hanno realizzato iniziative su base nazionale per rendere la propria offerta più visibile e attraente.
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