GENOVA - Per il rilancio del turismo serve una «salda intesa» tra lo Stato, le Regioni e il mondo delle imprese. E' questo l'impegno immediato del governo «e la presenza, domani, del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sta a testimoniarlo nel modo più impegnativo». Con queste parole, il ministro per l'Attuazione del programma di governo, Claudio Scajola, ha aperto i lavori della Conferenza del turismo italiano, che si svolgerà oggi e domani a Genova.
Scajola ha assicurato che il governo, pur con le difficoltà esistenti, è impegnato a far sì che nella prossima finanziaria vi siano maggiori finanziamenti per il miglioramento delle politiche turistiche, finanziamenti che andranno a Regioni ed enti locali.
«Abbiamo tutti la consapevolezza - ha aggiunto - dell'importanza strategica del settore. Sono necessarie azioni di natura normativa ed economica. Il governo ritiene opportuno lanciare progetti strategici per sviluppare e potenziare il comparto, le infrastrutture, il commercio, le attività produttive e le nuove tecnologie legate al settore. Particolare cura dovrà essere destinata ad idonee politiche fiscali, tariffarie e del lavoro. Questi ultimi anni non sono stati facili: senza un articolato piano promozionale e senza adeguate risorse l'Italia non riuscirà a ritornare ai massimi livelli, che aveva, di presenze turistiche».
Infine, riferendosi alla riforma dell'Enit, Scajola ha detto che è necessario «superare il modello obsoleto creato nel 1919, guardando anche ad altri paesi, come la Francia. Un'ipotesi è la creazione di una società a capitale misto Stato-Regioni e società private per promuovere con nuove risorse il settore».
I risultati del lavoro di questa due giorni saranno portati e discussi la tavolo di confronto che è stato istituito a palazzo Chigi.
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