ROMA - L'Italia contro la crisi deve riconvertire, nel segno della qualità, la propria offerta promuovendo tutte le forme innovative di turismo che puntano sul territorio, l'identità e i saperi tradizionali: dall'agricoltura all'enogastronomia di eccellenza, dai parchi alle piccole città del gusto. Lo rileva la Coldiretti, in occasione dell'apertura della Conferenza Nazionale del Turismo Italiano a Genova, nel sottolineare che c'è un'Italia minore ancora in grado di generare con il turismo ricchezza, sviluppo e benessere grazie alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. Si tratta - spiega l'associazione - di un'Italia fatta di piccoli centri dove crescono l'agriturismo, la diffusione di prodotti certificati, il biologico, le aree protette, le città del vino, dell'olio e del miele che ospitano migliaia di eventi culturali. Il menù offerto dalle campagne italiane è una realtà da primato a livello internazionale con oltre 4.006 prodotti tradizionali censiti dalle Regioni, 139 specialità a denominazione di origine e indicazione geografica protetta riconosciute dell'Ue (Dop/Igp) e oltre 400 vini Docg, Doc e Igt. Prodotti che rappresentano spesso il patrimonio inimitabile delle piccole realtà territoriali del Paese e che sono anche offerti negli agriturismi sparsi in tutta la Penisola dove, se le previsioni per il mese di settembre saranno confermate, a fine anno avranno trovato ospitalità tre milioni di persone per un fatturato complessivo che dovrebbe attestarsi sui circa 800 milioni di euro. Un risultato - conclude la Coldiretti - che deve essere accompagnato da interventi per valorizzare in modo adeguato nell'offerta turistica il patrimonio della campagna e dei suoi prodotti che in queste aree rappresentano una componente fondamentale del tessuto economico, sociale e ambientale.
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