Rifiuti - Gli abitanti di Acerra non mollano: occupata scuola e stazione dei treni

ACERRA (NAPOLI) - «Non lasceremo l'istituto fino a che non saranno bloccati i lavori e sarà concessa una valutazione di impatto ambientale». Lo hanno detto gli studenti dell'istituto polispecialistico di Acerra (Napoli), che ieri hanno occupato uno dei quattro plessi del comprensorio, per protestare contro il termovalorizzatore.
Circa un migliaio i ragazzi che sono in agitazione, sebbene solo uno dei quattro istituti, il magistrale «Alfonso Maria De Liguori», sia attualmente occupato dagli studenti. «I motivi che hanno spinto noi studenti ad un atto tanto eclatante - hanno spiegato - sono un segnale chiaro del disagio che la città sta vivendo dal 17 agosto, quando 1200 tra carabinieri, polizia e guardia di finanza, hanno occupato militarmente il nostro territorio. Come studenti non possiamo far passare sotto tono lo strappo che il governo e le altre istituzioni hanno compiuto tra la città di Acerra, i suoi cittadini e la democrazia. Noi, come cittadini in primo luogo, e poi come studenti, non approviamo il metodo con cui vogliono imporre scelte dall'alto». «Ci sentiamo - hanno proseguito - parte integrante della lotta contro l'inceneritore, riteniamo sbagliato il piano smaltimento rifiuti della Campania che invece di poggiare sullo spirito del decreto Ronchi di riciclaggio, recupero, riuso dei materiali, poggia tanto sull'incenerimento dei rifiuti in nome di interessi economici, e pur di guadagnare non si preoccupano della salute dei cittadini. E' assurda la scelta di collocare un termovalorizzatore sul territorio acerrano già disastrato dal punto di vista ambientale».
Gli studenti si sono messi al lavoro e si stanno organizzando per documentarsi bene su tutta la questione rifiuti, ed annunciano altre iniziative. «L'occupazione dell'istituto, quale momento di formazione e sensibilizzazione, è solo un primo passo - hanno concluso - non rinunceremo alla lotta fino a che il nostro territorio sarà occupato militarmente, e non lasceremo l'istituto fino a che non saranno bloccati i lavori e sarà concessa una valutazione di impatto ambientale». Continua, infine, anche l'occupazione della locale stazione della Napoli-Caserta, dove vari gruppi di cittadini si alternano nei turni di notte.
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