ROMA - Il piano rifiuti della Campania è stato adeguato ai principi comunitari, al decreto Ronchi, con un sistema impiantistico che prevede la costruzione in quella regione di 7 impianti per la produzione di combustibili derivati da rifiuti, di due termovalorizzatori (Acerra, Santa Maria La Fossa) e impianti per lo smaltimento definitivo dei rifiuti, in una realtà nella quale la regione è assediata dai rifiuti, i disagi dei cittadini e i pericoli di epidemia sono sotto gli occhi di tutti. Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, rispondendo alla Camera, nel corso del question time, a un'interrogazione dell'on. Giovanni Russo Spena che aveva sollecitato il governo a intervenire per sospendere la costruzione del termovalorizzatore. Giovanardi ha osservato che i 7 impianti sono stati realizzati, ma non si è ancora attivata la realizzazione dei due termovaloriazzatori: Acerra e Santa Maria La Fossa. Per arrivare a questo traguardo il commissario straordinario ha emanato un'ordinanza che aggiorna tutti i problemi di compatibilità dell'impianto.
«Impianti di questo tipo - ha detto Giovanardi - sono in funzione un po' ovunque in Europa, senza che abbiano creato le situazioni che si sono create ad Acerra. Con successiva ordinanza, 27 agosto, si è inoltre prevista la partecipazione di due tecnici del sindaco di Acerra. Le opere attualmente in corso sono solo opere civili che non riguardano problemi di sicurezza dell'impianto che è soggetto ad un'ulteriore verifica prima che entri in funzione».
«Ma desta un po' di meraviglia - ha aggiunto Giovanardi - che in una situazione nella quale la camorra gestisce discariche abusive e uno dei problemi più gravi è proprio lo sfruttamento intensivo dei rifiuti, si vuole impedire la costruzione del termovalorizzatore, anche con la forza, e con infiltrazioni nelle manifestazioni anche di criminalità - l'interpellante non si è soffermato su queste problematiche».
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