ROMA - Accordo fatto tra Alitalia e piloti sul nuovo contratto di lavoro della categoria. Hanno siglato l'intesa Anpac, Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl ed anche Unione Piloti che fino all'ultimo aveva chiesto di ritardare di qualche ora la firma per attendere il parere dei legali dell'associazione sulla bozza di accordo. L'associazione ha quindi deciso di sottoscrivere l'accordo «salvo modifica referendaria».
Il nuovo contratto di lavoro dei piloti sul quale l'Alitalia e le associazioni hanno trovato un'intesa, permetterà all'azienda un recupero nel 2006 di 52 milioni di euro l'anno, comprensivi di 289 esuberi, oltre a una significatica semplificazione della struttura contrattuale, resa possibile attraverso il superamento di una serie di accordi (transiti, scedulati, direttrici medio-orientali) e di tabelle di limiti sostituite da un'unica calcolata sul solo tempo di servizio. Per la parte retributiva, viene istituito un nuovo modello che innalza dal 13,5% al 22% l'attuale quota di retribuzione variabile e fronte di una diminuzione della quota fissa dall'86% al 78%; si intende in tal modo incentivare il personale navigante di condotta ad un impiego quanto più prossimo ai limiti massimi.
Grandi novità sulla parte normativa. Col nuovo modello contrattuale i limiti di impiego vengono incrementati dagli attuali 770 ore a 900 ore, permettendo un miglioramento dell'attività di volo da 494 a 598 ore (+21%) a regime sul lungo raggio e da 550 a 672 ore (+22%) a regime sul medio raggio. La nuova formula contrattuale supera l'attuale dicotomia tra tempi di impiego e tempo di volo introducendo un unico limite indicato con l'espressione «flight duty period».
Per i riposi e ferie vengono introdotti meccanismi di flessibilità al fine di ottimizzare l'impiego del personale navigante tecnico nei periodi estivi di massima attività; allo stesso modo viene depotenziata la concentrazione di assegnazioni sempre nel periodo estivo. Cambia anche la composizione degli equipaggi: sul lungo raggio viene limitato il rinforzo a massimo tre piloti (oggi è previsto anche un quarto rinforzo) e viene ridotta la permanenza fuori sede dell'equipaggio, diminuendo tra l'altro il tal modo i costi accessori di alberghi e diarie.
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