BRUXELLES - I ministri degli esteri dell'Ue «condannano con fermezza i rapimenti e gli atti di terrorismo che continuano in Iraq», chiedendo che «tutti gli ostaggi siano immediatamente liberati incolumi». E' quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio affari generali e relazioni esterne terminato a Bruxelles.
I ministri hanno ribadito che che l'Ue «sostiene l'applicazione della risoluzione 1546 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite» e che il suo obiettivo è «un Iraq sicuro, stabile, unificato, prospero e democratico», sottolineando anche «il proprio sostegno al popolo iracheno e al governo ad interim».
Il Consiglio ha confermato che «la priorità assoluta nel quadro dell'appoggio Ue all'Iraq è un accordo sul sostegno finanziario e in termini di personale per la preparazione delle elezioni», ribadendo al contempo che «il ruolo e la presenza dell'Onu in Iraq sono di importanza cruciale per il processo di ricostruzione economica, sociale e politica».
A tale proposito, i ministri hanno stabilito che l'Ue «dovrebbe rispondere positivamente alla domanda formulata dal Segretario generale delle Nazioni Unite, che chiede che l'Ue sostenga la Forza di protezione dell'Onu in Iraq».
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