ROMA - Il Parlamento europeo chieda «un immediato stop ai bombardamenti sui civili in Iraq» e «la liberazione delle due volontarie italiane e dei due operatori iracheni delle ong italiane e dei due giornalisti francesi ancora nelle mani dei sequestratori»: lo chiede l' Associazione delle ong italiane, alla vigilia della riapertura, domani, dell' istituzione a Strasburgo.
«Sappiamo - afferma il presidente dell' Associazione, Sergio Marelli - che persistono delle divergenze di interpretazione da parte delle forze politiche sulla drammatica situazione dei prigionieri civili in Iraq, in particolare sulla questione del ritiro delle truppe; ciononostante chiediamo un segnale unitario dal Parlamento Ue, che secondo noi si può esprimere attraverso la richiesta di un immediato stop ai bombardamenti sui civili».
«Accogliamo positivamente - afferma ancora il presidente dell' Associazione delle ong italiane - la missione del ministro degli esteri Franco Frattini nel Golfo, perchè crediamo fermamente che il coinvolgimento degli Stati limitrofi all' Iraq sia, insieme alla mobilitazione delle autorità religiose, un elemento determinante per arrivare al più presto alla liberazione degli ostaggi».
Le ong chiedono inoltre al Parlamento europeo «un fermo appello - conclude Marelli - affinchè nelle carceri in Iraq, ivi comprese quelle di giurisdizione dei Paesi della forza anglo-americana, non venga messa in atto alcuna violazione dei diritti umani e vengano rispettate le condizioni previste dalle convenzioni internazionali in materia di detenzione».
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