MOSCA - Dopo le solenni esequie di alcune delle vittime dei combattimenti con cui si è conclusa la tragica presa di ostaggi da parte di un commando di guerriglieri ceceni nella scuola numero 1 di Beslan, da oggi e per 48 ore il lutto nazionale sarà in vigore sul territorio di tutta la Federazione Russa, non soltanto nella Repubblica autonoma dell'Ossezia del Nord. L'ufficio stampa del Cremlino ha annunciato che l'ordine di osservare il lutto è stato impartito dal presidente Vladimir Putin in persona: sugli edifici puibblicoi dell'intero Paese oggi e domani le bandiere saranno perciò issate solo a mezz'asta, e i mass media sospenderanno le trasmissioni di mero intrattenimento.
In giornata sono rimaste chiuse tutte le scuole di Beslan, e tali rimarranno fino a nuovo ordine. «Non abbiamo alcuna idea di quando le lezioni riprenderanno di nuovo», hanno dichiarato le guardie armate che sono state schierate all'esterno degli istituti per garantirne la sicurezza. Fonti municipali hanno ipotizzato una riapertura per dopodomani, quando il periodo di lutto nazionale si sarà concluso, ma nessuna decisione concreta è ancora stata presa.
A Vladikavkaz, capitale dell'Ossezia del Nord, le scuole invece sono rimaste regolarmente funzionanti: molte famiglie hanno però preferito tenere i figli a casa; altri genitori si sono ripresi i bambini e li hanno condotti via quando si sono resi conto che non c'erano guardiani in servizio di vigilanza.
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