REGGIO EMILIA - Gran festa in piazza in due cittadine del reggiano per Stefano Baldini, a Castelnovo Sotto e a Rubiera: il portacolori della Corradini Excelsior è nato 33 anni fa a Castelnovo e si è formato atleticamente a Rubiera.
L'oro olimpico conquistato dal maratoneta ad Atene ha galvanizzato la sua gente. I genitori Tonino e Maria hanno seguito la gara in Tv assieme alla famiglia più stretta, figli e nipoti. Per scaramanzia non hanno voluto ospitare altre persone. Quando Stefano è salito sul podio di Atene hanno però brindato insieme a tanti amici che li hanno raggiunti nella loro casa. Il padre è sicuro: «Ero certo che avrebbe vinto». Non così la madre: «Non ci volevo credere».
Un gruppo di amici rubieresi ha applaudito l'exploit di Stefano incollato al televisore dell'abitazione di Emilio Benati, primo allenatore del campione olimpico fino alle Olimpiadi di Atlanta. Benati non ha dubbi: «Stefano è il più grande atleta che l'Italia abbia mai avuto quanto a resistenza, più grande anche di Bordin», afferma. L'ex allenatore aggiunge poi che chi lo criticò in occasione degli Europei di due anni or sono, non ha calcolato che l'atleta «si stava già preparando, in vista delle Olimpiadi di Atene, ad affrontare cambi improvvisi di ritmo». Stefano Baldini, ottavo di undici fratelli, è sposato con l'atleta Virna De Angeli.
Un saluto «con entusiasmo» arriva a Stefano anche dal sindaco di Rubiera, Lorena Baccarani: «la splendida vittoria di Stefano Baldini» è «un successo che riempie di orgoglio i suoi concittadini. Una settimana fa, assieme ad altri assessori, ho salutato Stefano Baldini prima della sua partenza per la Grecia» e «il fatto che ora torni con la medaglia d'oro della maratona conferma il suo valore di atleta, segna il punto più alto della sua carriera sportiva. Avremo modo, appena possibile, di festeggiare anche a Rubiera questa sua vittoria. Intanto ci uniamo alla gioia di tutti gli italiani per questo eccezionale risultato».
Un «ciao» di cuore gli arriva poi da Ivano Barbolini della Maratona d'Italia-Memorial Enzo Ferrari che lo attende nel modenese il 17 ottobre: «Grazie per averci fatto sognare ed averci ricordato che il lavoro onesto, unito al coraggio, rende possibile anche l'impresa più bella. Semplicemente grazie ancora, perché non esistono aggettivi per descrivere».
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