PARIGI - Nessuna novità: da otto giorni si ripete lo stesso ritornello. Dei giornalisti francesi Christian Chesnot, freelance per «Radio France» e «Radio France Internazionale», e Georges Malbrunot, inviato del quotidiano «Le Figaro», scomparsi in Iraq venerdì mattina scorso, non si hanno notizie.
«Non ho nessuna novità», ha affermato oggi in una conferenza stampa il portavoce del ministero degli esteri Hervè Ladsous. Anche se ha garantito che «l'Ambasciata di Francia a Bagdad resta totalmente mobilitata» e le persone incaricate «lavorano 24 ore su 24, per stabilire quello che è successo».
A Rfi come a Le Figaro, dove tuttavia si afferma non esistano notizie ufficiali, è stato ipotizzato fra l'altro un «rapimento di opportunità, cioè non pianificato».
Il redattore capo della cronaca estera di Le Figaro, Pierre Rousselin, si chiede se i due non siano forse stati «rapiti per errore. Forse - si domanda - i rapitori non sapevano che erano giornalisti e di nazionalità francese?». Proprio la cittadinanza transalpina potrebbe essere «una carta a loro favore» secondo l'associazione Reporters sans frontieres.
Per il direttore di Radio France, Jean-Paul Cluzel, i due reporter «sono senza dubbio vivi», anche se non ha meglio spiegato da dove gli derivi la certezza.
Christian Chesnot è stato sentito l'ultima volta dai colleghi di France Info, canale di Radio France, venerdì della scorsa settimana alle 7.00 del mattino. «Ci ha detto: 'Parto a Najaf, ne ho per quattro ore'», ha raccontato Catherine Laurence, redattrice capo dell'emittente.
Poco più tardi la redazione de Le Figaro ha cercato, senza successo, di raggiungere Georges Malbrunot.
I due giornalisti dovevano quella mattina trasferirsi dalla capitale irachena alla città assediata di Najaf, nel centro del Paese. Ma non è affatto certo che siano mai arrivati a destinazione: nessuna loro traccia è stata trovata nei due piccoli hotel frequentati dai giornalisti, nessun collega a Najaf li ha visti.
Addirittura non esiste nemmeno la certezza che i due si trovassero insieme, anche se tutto lo fa pensare. «Conoscendo Georges e Christian - ha detto Rousselin -, siamo quasi certi che fossero insieme, anche se non ne siamo sicuri al 100%».
Christian Chesnot e Georges Malbrunot conoscono bene l'Iraq.
Nel gennaio del 2003 hanno firmato una biografia dell'ex rais, «L'Iraq di Saddam Hussein - Ritratto totale», in cui hanno svelato anche i lati più intimi dell'ex dittatore.
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