TARANTO - Sul rigassificatore le reazioni sono state abbastanza decise: proposta respinta al mittente da parte della generalità degli amministratori tarantini, forze politiche ed associazioni ambientaliste.
Improntate alla prudenza, chiedendo una pacata riflessione, sono state, invece, quelle provenienti dall'Assindustria ionica, attraverso il suo presidente Antonio Caramia.
Il Sindaco di Taranto, Rossana Di Bello, si dimostra completamente contraria a questo insediamento. Con una nota ufficiale, infatti, fa sapere, tra l'altro, «fermo restando che Taranto sarà presente a livello tecnico alla conferenza dei servizi al Ministero delle Attività Produttive, è legittimo e anzi necessario esprimere una valutazione politica, che non ha rilievo inferiore all'analisi tecnica.Dal punto di vista della Città, e prescindendo anche dalle problematiche ambientali che una tale realizzazione potrebbe aprire, ritengo che il rigassificatore proposto per Taranto sia un'ipotesi non collegabile alla nostra realtà».
«Se, infatti, - continua il sindaco - il nostro territorio fosse già interessato da impianti di produzione di energia (è la realtà di Brindisi, per fare un esempio vicino a noi), non avrebbero motivo di esistere tutte le perplessità che invece legittimamente si presentano alla nostra valutazione.
Di contro, il rigassificatore - che, ripeto, non ha agganci sostenibili con la realtà del nostro territorio - avrebbe probabilmente pesanti ripercussioni sull'immaginario collettivo, rischiando di rafforzare l'immagine di una città assediata dagli impianti industriali e quindi più che mai lontana dal poter legittimare un presente e soprattutto un futuro di sviluppo turistico e culturale. Insomma, i benefici che verrebbero dal rigassificatore sembrerebbero sproporzionati rispetto al danno d'immagine di cui soffrirebbe la città, per la quale, invece, abbiamo disegnato un futuro ben lontano dai fumi, dall'inquinamento, dall'invasione delle industrie a vantaggio dell'ambiente, della cultura, del turismo, delle potenzialità autentiche di questo splendido territorio».
«Sono considerazioni - conclude il sindaco - che emergono dall'approfondita analisi sviluppata sull'argomento già in passato, allorché un'altra importante realtà imprenditoriale individuò Taranto come sede di un analogo impianto del settore energetico: ci ritroviamo insomma ad affrontare, con sigle diverse e progetti analoghi, il medesimo argomento, su cui non possiamo che ribadire le nostre convinzioni e la nostra ferma intenzione a garantire alla nostra Città il futuro che riteniamo meriti e cui ha pieno diritto».
Paolo Lerario
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