ROMA - Continua inarrestabile la corsa del prezzo del petrolio che sfonda anche quota 48 dollari al barile e marcia spedito verso i 50 dollari. L'impennata odierna è legata soprattutto alle notizie dall'Iraq. Il Light crude a New York tocca il nuovo massimo storico a 48,70 dollari e a Londra il Brent raggiunge il picco storico di 43,80 dollari al barile.
Intanto a Najaf infuria la battaglia intorno al Mausoleo di Ali, in attesa dell'attacco finale da parte delle truppe Usa.
Il leader sciita Moqtada al Sadr continua a restare asserragliato dentro al Mausoleo e rigetta l'ultimo appello del premier iracheno Allawi, mentre i suoi uomini minacciano di incendiare tutti pozzi del paese. E tutto ciò avviene mentre il principale oleodotto nel sud del paese rimane chiuso per motivi precauzionali e le esportazioni irachene restano dimezzate. La stretta alle forniture di Baghdad arriva proprio mentre la domanda di greggio è ai massimi storici, trainata dal boom delle economie cinese ed indiana e dal rialzo dei consumi di Usa ed Europa. Ed è proprio questo nodo difficilmente districabile a spingere i mercati a scommettere su nuovi aumenti dei prezzi e a far volare i prezzi verso quota 50 dollari.
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