DOHA - Un rappresentante del leader sciita radicale Moqtada Sadr ha detto oggi alla televisione satellitare Al-Jazira che abitanti dell'Iraq meridionale hanno fatto esplodere diversi oleodotti e minacciano di dare fuoco a tutti i pozzi petroliferi della zona.
«Dopo le dichiarazioni del cosiddetto ministro di stato iracheno, a nome del suo governo iniquo, abitanti dell'Iraq meridionale, in particolare a Bassora e Amara, hanno fatto esplodere diversi oleodotti e minacciano di incendiare tutti i pozzi petroliferi nel sud» del Paese, ha dichiarato sheikh Aws al Khafagi, il direttore dell'ufficio di Sadr a Nassiriya.
A ribattere il concetto, il ministro del petrolio Thamir al Ghadhban: finchè si protrarrà la rivolta degli sciiti le esportazioni di greggio iracheno non tornerano a pieno ritmo. Quando la situazione «sarà tornata alla normalità anche l'export tornerà alla normalità». Intanto, resta chiuso per il decimo giorno consecutivo l'oleodotto principale che rifornisce il terminal di Bassora.
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