ACERRA (NAPOLI) - «E' una giornata nera per la democrazia ad Acerra». Il sindaco, Espedito Marletta, è amareggiato. Giunto al presidio in località Pantano ha riferito ai manifestanti di avere avuto «solo nella tarda mattinata di oggi la notizia dell'avvio dei lavori», ovvero quando le forze dell'ordine erano già sul territorio ed avevano sbarrato l'accesso all'area.
«Tutto questo dispiegamento di forze la nostra gente non lo meritava - ha affermato Marletta - sia per la nostra civiltà, sia per la nostra cultura giuridica».
Il sindaco si dice molto scettico anche sul ruolo dell'annunciato Osservatorio per l'ambiente: «Qui non abbiamo più nulla da osservare, abbiamo bisogno invece di fatti e atti concreti per avviare la bonifica del territorio». E sottolinea che avrebbe voluto un contatto preventivo in merito all'avvio dei lavori.
Questa mattina il sindaco ha indossato la fascia tricolore ed è entrato all'interno del cantiere. Nelle prossime ore annuncia che adotterà «tutte le iniziative legali previste per scongiurare questa scellerata scelta».
Intanto nelle cittadina partenopea, con il passare delle ore aumenta anche il dispiegamento delle forze dell'ordine che presidiano l'intera zona, impedendo l'accesso all'area del termovalorizzatore. Un pastore, Vincenzo Cannavacciuolo, sta protestando perchè il suo gregge non può lasciare l'ovile che si trova a pochi passi dal cantiere. A vigilare l'area ci sono oltre 1000 militari e anche squadre di poliziotti con unità cinofile e a cavallo.
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