ROMA - La clonazione degli embrioni umani in Italia è vietata per legge. Dopo sette anni di proroghe di divieti attraverso ordinanze del ministri della Salute (la prima risale al 5 marzo del 1997 è venne emanata da Rosy Bindi) la nuova legge sulla procreazione dispone che il divieto di sperimentazione sugli embrioni e di clonazione umana. Ricerca clinica e sperimentazione sull' embrione sono ammesse solo se finalizzate alla tutela della sua salute e del suo sviluppo. E' vietata anche qualsiasi tecnica che possa predeterminare o alterare il patrimonio genetico dell'embrione.
Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia, già in passato, in occasione del via libera da parte del parlamento britannico lo scorso 27 febbraio alla clonazione di embrioni umani a scopo terapeutico, si era già espresso contro questa pratica. Per Sirchia il divieto di procedere alla clonazione terapeutica non blocca la ricerca. «Le cellule staminali adulte aveva affermato sono sovrapponibili a quelle embrionali, anzi qualche volta più valide perché meglio pilotabili». Ovviamente la ricerca in tal senso richiederebbe tempi più lunghi, ma consentirebbe di non ricorrere a pratiche, a detta del Ministro «non etiche che turberebbero molte coscienze».
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