DUBAI - Un diplomatico iraniano è stato sequestrato in Iraq da militanti islamici. Lo ha riferito la televisione araba al Arabiya. Secondo l'emittente i rapitori accusano il diplomatico di aver contribuito ad accentuare gli scontri settari nel paese.
In un video del gruppo, che si autodefinisce Esercito islamico in Iraq, si vedono un passaporto e un tesserino di lavoro che identificano l'ostaggio come Fereidoun Jahani, funzionario d'ambasciata nella città santa di Kerbala.
Nel video vengono mostrate anche altre tessere di identificazione che però non sono leggibili.
L'emittente ha aggiunto che «in un comunicato il gruppo ha detto di aver rapito il console iraniano di Kerbala perchè è coinvolto nell'incitamento alla lotta tra comunità ed ha agito al di fuori della sfera diplomatica».
«Il gruppo ha anche ammonito l'Iraq - ha proseguito al Arabiya - affinchè non interferisca negli affari dell'Iraq». In merito all'ostaggio, la tv non ha riferito minacce o richieste da parte dei sequestratori.
Proprio oggi l'Iran aveva nuovamente messo in guardia i suoi cittadini dall'andare in pellegrinaggio nelle città sciite dell'Iraq ed aveva chiesto a Baghdad di non dare più visti.
Dall'Iran arriva la conferma del sequestro. Lo ha riferito la televisione di stato iraniana.
«L'ambasciata iraniana a Baghdad - ha reso noto la tv - ha confermato che il suo console a Kerbala è stato rapito».
Il diplomatico, secondo quanto riferito dalla televisione al Arabiya, è nelle mani di un gruppo che si è autodefinito 'Esercito islamico in Iraq'. La televisione iraniana che ha confermato il sequestro ha precisato che il console è stato rapito quattro giorni fa sulla strada che collega Baghdad a Kerbala.
In luglio, un gruppo dal nome 'Esercito islamico in Iraq' aveva sequestrato in Iraq due pachistani e successivamente li aveva assassinati accusandoli di aver cooperato con le forze d'occupazione guidate dagli Stati Uniti.
Più tardi la stessa organizzazione aveva liberato un camionista iracheno perchè «era apparso chiaro che si era pentito».
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