LONDRA - Al Qaida potrebbe avere tra i suoi obiettivi anche navi mercantili, sostiene il Primo lord dell'ammiragliato sir Alan West.
In un'intervista pubblicata dal Lloyd's List, il capo della Royal Navy sostiene che i governi occidentali hanno informazioni di intelligence secondo le quali i terroristi vedono le navi come un obiettivo interssante ed hanno piani per attaccarle.
Sir Alan West in una delle sue rare interviste sostiene che «abbiamo notato che al-Qaida e altre organizzazioni conoscono bene il commercio marittimo. Hanno capito quanto sia importante per il commercio mondiale».
La minaccia terroristica non è nuova per il sistema marittimo, basta ricordare l'attacco avvenuto nel 2002 alla petroliera francese Limburghoff al largo dello Yemen. Da allora non vi sono però stati altri attacchi, tanto che alcuni analisti avevano anche immaginato che la minaccia fosse superata.
L'ammonimento arrivato dal massimo esponente della marima militare di Sua Maestà attraverso Lloyd's List rivela che i servizi segreti occidentali hanno informazioni secondo le quali le navi mercantili sono nuovamente nell'occhio del terrorismo internazioanle. L'ammiraglio ha detto di non poter fornire indicazioni più precise ma di poter assicurare che esistono piani per fare gli attentati.
Secondo analisti le aree più a rischio sono quelle tipo Canale di Suez o stretto di Gibilterra dove c'è un forte concentramento di navi in uno spazio ridotto mentre in mare aperto gli attentati diventano «quasi impossibili».
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